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mercoledì 20 febbraio 2013

Le nevi del Kilimangiaro

Insalata alla nizzarda


Robert Guédiguian, padre armeno e madre tedesca, è un regista che in Francia è considerato, a ragione, pura espressione della gauche. Non quella radical-chic e un po' snobistica, intellettualoide, ma la gauche autentica, idealista, romantica, proletaria.
E tutti i suoi personaggi sono proletari. O meglio sono l'idealizzazione, la sublimazione della figura dell'operaio, rappresentano il proletario ideale. Personaggi sinceri, capaci di slanci di altruismo sbalorditivi nonostante che la loro vita non sia proprio rose e fiori. Uomini e donne che lottano per una causa, mai soltanto per i loro interessi, gente capace di amare veramente e non tradire mai una amicizia.

Sì, Guédiguian ama i propri personaggi. Non potrebbe mai tradirli, non potrebbe mai fargli interpretare una parte negativa. Anche per questo gira sempre con il suo fedelissimo gruppetto di attori, sempre gli stessi.

Anche nelle Nevi del Kilimangiaro il regista tesse la trama del film su questo ordito.
I protagonisti sono una coppia di mezza età: lui, sindacalista appena licenziato dalla fabbrica in cui lavora da una vita, lei, badante di una vecchia signora. Conducono una vita dignitosa, all'insegna dell'amicizia e della solidarietà genuina, ma non sono certo ricchi. Per le loro nozze d'argento hanno ricevuto, però, in regalo una certa somma di denaro e due biglietti per la Tanzania. Questi soldi saranno la causa di una brutale aggressione, che sconvolgerà le loro vite.

Film complesso, articolato: una storia di vita vissuta raccontata magistralmente, dei personaggi autentici; un vero trattato sui nostri tempi tristi, sulla globalizzazione, sulla sconfitta del movimento operaio, sullo scoprirsi reazionari e moralisti nostro malgrado, sull’amore, sullo scontro tra generazioni. Il tutto con tocco lieve, quasi da commedia.
E due attori grandiosi: Ariane Ascaride e Jean-Pierre Darroussin.
Insomma, come una insalata alla nizzarda, che sembra leggera ma ti sazia per un giorno intero.
9/10
The Snows of Kilimanjaro (2011) on IMDb


musica appropriata: Hey Marseilles, To travel and trunks


3 commenti:

  1. a me è sembrato un Guediguian più riconciliato...mi è piaciuto molto questo film ma temo per il futuro che il regista perda la sua carica corrosiva di critica sociale....

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    1. Sì, riconciliato ma con una vena non trascurabile di amarezza. Spero che la tua previsione non si avveri, sarebbe un vero peccato.

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  2. Ti cito questa recensione, indirettamente (la frase che ti cito la riporto da Nientepopcorn, ma ti riferivi comunque a questo film). Spero non ti spiaccia. In caso, dimmelo ché modifico.

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