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lunedì 4 marzo 2013

Á annan veg

Paletti divisori


Film islandese del 2011 diretto da Hafsteinn Gunnar Sigurðsson.

Anni '80, due operai devono tracciare, per una intera estate, linee sull'asfalto di una sperduta strada nel nord dell'Islanda. Sono cognati, ma non si sopportano. L'estate si preannuncia lunghissima.

Il sole era sempre alto nel cielo nudo, non tramontava mai. Il vento e il freddo portavano via odori e rumori.
Non c'era niente tutto intorno, niente e nessuno. Non un filo d'erba, non un cespuglio, né tanto meno un albero; solo polvere, sabbia nera e freddo. La luce era bella però, illuminava le rocce e la ghiaia nera, le faceva vivere.
Dovevamo tracciare linee sull'asfalto di una strada dove mai passava anima viva. Questo tutti i giorni, per una intera interminabile estate. Noi due, solo noi due, io e Finnbogi, mio cognato.
Io e questa assurda entità, questo noioso figuro, biascicone, meschino, limitato, tedioso, soprattutto tedioso.
Si tiene sempre in disparte, evita ogni contatto col mondo, proprio la classica personalità evitante. E io lo eviterò, pianterò, come faccio tutti i giorni sull'asfalto, l'ennesimo paletto divisorio tra noi due. Sì, una distanza di sicurezza è quello che ci vuole. Meglio tenersi alla larga. Sarà una estate senza fine.

Un film semplicissimo, due soli personaggi immersi nel nulla. Eppure, per una strana alchimia, il film regge, la storia piano piano intriga.
Miglior film al Torino Film Festival 2011.

Incredibilmente  gli americani ne hanno fatto un remake identico, ambientato però in Texas dopo un incendio devastante, che è stato presentato al festival di Berlino (il regista ha vinto l'Orso d'argento per la regia).

7/10

Either Way (2011) on IMDb


musica appropriata: Of Monsters and men, Into the woods



5 commenti:

  1. interessante! dici che incredibilmente gli americani ne hanno fatto una copia carbone? no, no è credibilissimo, la stasi creativa che c'è a Hollywood e dintorni da un po' di tempo a questa parte rende tutto molto credibile...rubacchiano qua e là, magari anche pagando profumatamente...

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    1. Sì, condivido in pieno quello che dici. Hollywood è messa davvero male. Ma nel voler rifare un film a distanza di appena un anno mi sembra si sia superato ogni limite.
      La "copia" americana ancora non l'ho vista, ma il trailer, alcune immagini e i commenti di chi l'ha visto, fanno pensare che sia davvero identico.

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  2. Visto oggi dopo aver letto 'sta recensione. Che dire? Mi è piaciuto, sì, ma non lo rivedrei una seconda volta. In alcuni punti l'ho trovato piuttosto stiracchiato. Unica critica, per 'sto film potevi adattarci qualcosa di Bjork, vista la terra d'origine. Chessò, visto che si parla di linee, qualcosa tipo questa: http://www.youtube.com/watch?v=1b5O_qLvzuk

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  3. Sì, anch'io non lo rivedrei, certamente.
    Pensavo di mettere qualcosa di Bjork, anzi più precisamente i Sugarcubes, ma non ho trovato niente su Soundcloud o Bandcamp.
    Comunque, ho messo musica islandese. Saranno sì un po' commerciali, ma sempre islandesi sono.

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