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giovedì 30 maggio 2013

Arrugas

Le ultime briciole


Film spagnolo d'animazione del 2011 diretto da Ignacio Ferreras.

Emilio, un ex direttore di banca, viene abbandonato dalla famiglia in un ospizio di lusso. Ha i primi sintomi dell'Alzheimer, tende a dimenticare le cose e vive nel passato. Stringe, però, amicizia con il nuovo compagno di stanza, Miguel, che estorce soldi un po' a tutti i degenti, accontentandoli e cercando per loro le cose più disparate. Sembrerebbe un cinico, Miguel,  ma si affeziona al nuovo compagno, lo aiuta come può a mascherare i sintomi della malattia affinché i dottori non lo spediscano al famigerato "piano di sopra", dove sono ricoverati quelli senza speranza, i non autosufficienti, quelli che aspettano solo la morte come liberazione.

Da dove veniva quella espressione affranta? Quale poteva essere la ragione di tanta tristezza in quegli occhi? Erano solo domande retoriche, che non necessitavano di nessuna risposta. La ragione la sapevamo tutti, tutti noi ospiti in quell'ospizio a 5 stelle: eravamo vecchi. Vecchi, soli, inutili e alla deriva.
Emilio, il mio nuovo compagno di stanza, sembrava ancora in buona salute. Era autosufficiente, almeno. Ma la disperazione in cui era evidentemente sprofondato ispirava, persino a me, compassione. Abbandonato dai suoi, con l'Alzheimer incipiente, prima o poi finirà, come tutti, al piano di sopra: il girone infernale degli assistiti, dei dementi, di chi aspetta solo la morte, gli occhi fissi sul vuoto, contando i secondi, i minuti, quasi fossero pugnalate.
Tutti mi considerano un truffatore, un profittatore, ma io regalo fiducia a chi l'ha perduta, una speranza a chi ne ha bisogno. È vero, ci guadagno qualcosa, ma a tutti regalo un sollievo, un'illusione. Cose che valgono ben più del vile denaro e da prendere al volo prima che, minacciosa e tetra come le nuvole di una tempesta, arrivi la demenza, o la salvifica morte.


Tratto dalla famosa graphic novel di Paco Roca, Rughe, con una trama simile, avrebbe facilmente potuto scadere nel patetico, nel piagnucoloso, nel retorico. Invece è una storia vibrante, vera, certo crudele, ma reale, che fa riflettere e ogni tanto anche divertire. Il passato e il presente si confondono, si mescolano; molti personaggi vivono solo nel passato, ricordandone solo certi momenti, in un delirio tragicomico. La solitudine accomuna tutti: un sentimento spugnoso, diafano, appiccicoso e devastante. Chi ne è in grado fa di tutto per sfuggirne, rivivendo i sogni del passato, immaginandosi in viaggio sull'Orient-express o su un campanile ad aspettare le nuvole.
Cercando di assaporare lentamente le ultime briciole, prima che siano spazzate via dal vento come le foglie secche autunnali.

8,5/10
 Arrugas
(2011) on IMDb


musica appropriata: David Lang, You will return

8 commenti:

  1. Me l'ero procurato anche io, ma non ero tanto convinto. Ora, dopo questo "la solitudine accomuna tutti: un sentimento spugnoso, diafano, appiccicoso e devastante. Chi ne è in grado fa di tutto per sfuggirne, rivivendo i sogni del passato, immaginandosi in viaggio sull'Orient-express o su un campanile ad aspettare le nuvole", non posso che fremere. In settimana lo guardo, ripasso per commentarlo. Intanto, stasera mi aspetta "Battaglia nel cielo".

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    1. ummhh... quasi quasi me lo riguardo pure io, l'ho visto solo una volta mentre Japòn e Stellet Licht li ho già ripassati. PTL ancora niente porca miseria!

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  2. Certo, è un po' depressivo, ma ne viene fuori un ritratto vero e disperato della terza età. Poveri vecchi, rinchiusi in dei lager con piscina di rappresentanza!
    "Battaglia nel cielo", per la miseria, vai sul pesante!
    Io spero di vedere finalmente Madre e figlio di Sokurov.

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  3. Quando ho letto il tuo commento da me, ho pensato "che cavolo s'è visto? Arrugas..." Ma non avrei mai pensato ad un film d'animazione così drammatico come dici. Sicuramente qualcosa di originale ottima recensione, come sempre!
    P.S. Madre e Figlio è un'altra botta di tristezza, casomai spezza con qualcosa di più rilassante prima di guardarlo, non mi cadere in depressione, sia mai ;)

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    1. Credo che in tristezza possa rivaleggiare con "Una tomba per le lucciole". Però, qualche scenetta divertente è anche possibile trovarla :)
      Dopo un giorno di riposo, penso di aver maturato una buona dose di anticorpi per evitare il male oscuro.
      ,

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  4. Mammamia che filmone! Grazie al cielo ho letto questa recensione, altrimenti dubito l'avrei visto. Un grandissimo film, toccante, cinico, credo addirittura sadico nei confronti dello spettatore, ma senza cercare la lacrima facile. Adorato dall'inizio alla fine, il modo in cui gli anziani, trascurati, si aiutavano a vicenda (la donna che aiuta a mangiare il tipo con l'Alzhaimer per non farlo andare al piano di sopra), la lucidità cinica con cui il ladruncolo descriveva la vita nell'ospizio, i primi tremori del protagonista... Capolavoro d'animazione, non c'è dubbio.

    Grazie, bombus. Grazie, grazie, grazie.

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    1. Sono contento ti sia piaciuto!
      Anch'io ho apprezzato "Madre e figlio" di Sokurov.

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    2. "Madre e figlio" è un capolavoro, penso che nella filmografia dello stesso Sokurov abbia con pochi di che rivaleggiare.

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