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venerdì 9 agosto 2013

Come and go

Trenodia con panchina


Cortometraggio del 2000 diretto da John Crowley.

Una luce soffusa illumina tre donne, Flo, Vi e Ru, sedute fianco a fianco su una panchina, dall'età indefinibile, vestite con lunghi cappotti di un diverso color pastello, amiche fin dall'infanzia.
Le donne rievocano i tempi andati, tema ricorrente in Beckett. Si viene a sapere che tutte sono probabilmente affette da una malattia incurabile
Solo ieri erano tre ragazze, ora il tempo per loro si sta esaurendo, gli anelli del tronco sono tanti, la vecchiaia è alle porte, così come la morte. Cosa possono fare perché il loro triste fato non si compia? Niente, possono solo andare e venire, muoversi senza uno scopo, senza andare da nessuna parte. Possono solo evocare la morte, rievocando la vita che è anche tempo di sofferenza e tragedia.


Beckett ha coniato, forse ironicamente, per questo breve testo un neologismo: dramaticule, volendo così sdrammatizzare il tutto. Mi sembra ci sia riuscito solo in parte, riflettendoci, questa rappresentazione è di una tristezza senza pari.

Le tre donne, come le tre streghe di Macbeth, le tre Parche, conoscono il destino degli altri, ma ignorano il proprio. 

The weird sisters, hand in hand,   
Posters of the sea and land,   
Thus do go about, about, 
Thrice to thine and thrice to mine   
And thrice again, to make up nine.   
Peace! The charm’s wound up.

musica appropriata: Teatro satanico L'occidente

2 commenti:

  1. Vero, molto shakespeariano, lugubre in diversi passaggi... non so, a me Beckett piace molto, ma raramente sono convinto d'aver capito quello che vuole intendere con un testo, un dramma o una pellicola. Qui, per esempio, non capisco la disposizione dei colori (e non solo)...

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  2. Non sei il solo, anch'io non ho capito il perché dei colori, perché le protagoniste cambiano sempre posto, se gli anelli sono simbolo di invecchiamento o semplici fedi matrimoniali. E per fortuna solo solo poche battute...

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