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sabato 24 agosto 2013

Michael

Uno qualunque


Film austriaco del 2011 diretto da Markus Schleinzer.

Michael è un tipo ordinario, conduce una vita normale, ha un lavoro, una casa. In famiglia credono abbia anche una fidanzata tedesca. Ma le apparenze, spesso, ingannano.

Michael era uno qualunque, un tipo decisamente ordinario. Nell'aspetto, nel portamento, nel linguaggio, nel modo di gesticolare, in tutto. Nella folla non lo avresti mai notato. E lui non voleva farsi notare. Sì, era un tipo qualunque. Almeno così pareva. L'unica cosa che lo distingueva dall'ordinarietà era la sua casa. Una casetta a schiera, uguale a tutte le altre. Lui, però, l'aveva resa unica costruendo nel sottoscala una confortevole prigione, dove tenere segregata la sua piccola vittima: un dolcissimo bambino biondo. Un bimbo educato, remissivo, gentile, intelligente e, ormai, talmente senza speranza, da essere quasi collaborativo. Michael si era creato una famiglia. La sua famiglia. Ed era felice. Lui.
Dopo aver fatto, quando sentiva che era arrivato il momento, quel che doveva fare, si alzava, si lavava, si metteva il talco, si profumava, si pettinava, si vestiva, e così progressivamente tornava ad essere quel che non era. Perché non era certo un orco, un mostro. Lui era uno qualunque.


Wolfgang era un bambino felice, non gli mancava niente. La sua famiglia lo adorava, era un bambino come tanti. Adesso, però, sopportare tutta questa sofferenza per così tanto tempo gli ha bruciato l'anima. Non riesce neanche a piangere. Niente gli riuscirà più naturale, niente potrà più emozionarlo, entusiasmarlo; per sentirsi vivo, per poter assaporare una pseudo felicità avrà bisogno delle istruzioni. Di un manuale da portare sempre con sé, gelosamente. Da consultare all'occorrenza. Sbirciando qua e là, si possono leggere, ad esempio, le istruzioni per piangere: "lasciando da parte le motivazioni, atteniamoci unicamente al corretto modo di piangere, intendendo con questo un pianto che non sconfini nelle urla e tanto meno un insulto al sorriso. Il pianto medio o ordinario consiste in una completa contrazione della faccia e in un suono spasmodico accompagnato da lacrime e moccio... Per piangere bisogna concentrare l'immaginazione su se stessi... poi ci si copra il volto usando entrambe le mani con la palma in dentro... Durata media del pianto: tre minuti". Julio Cortàzar.

Markus Schleinzer ha lavorato con Haneke. Non occorre dir altro!

8/10
 Michael
(2011) on IMDb


musica appropriata: The wakes, The ballad of an ordinary man

9 commenti:

  1. Ecco un'altro gran film da rivedere assolutamente sottotitolato in italiano. Recentemente li avevo anche trovati ma purtroppo la versione non coincideva con quella in mio possesso (il solito lasco di metraggio)...
    Lo stile hanekiano comunque si riconosce immediatamente. Quella porta sbarrata... ti si imprime nella testa e non la cancelli più. Glaciale!

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    1. Sì, glaciale e agghiacciante, con un finale perfetto ma di una "insensibilità" assoluta, tanto che mi era venuta voglia di picchiare il regista- Ma si può far finire un film così? :)
      Capita spesso anche a me di dover lottare con la sincronizzazione dei sub, ma con un po' di pazienza e il programma giusto alla fine tutto si risolve!

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    2. Hai ragione, un finale veramente bastardo :) Inoltre si era accumulata una tensione insopportabile nell'arco di quegli ultimi minuti di attesa... Ho sperato fino all'ultimo: si accorgerà? L' aprirà o no quella dannata porta?

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    3. Figurati se ci dava questa soddisfazione, a noi poveri spettatori in ansia :)

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  2. direi che me lo procuro quanto prima, dire che mi hai incuriosito è poco!

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    1. Sicuramente non sarà un delusione, data la tua passione per Haneke!

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  3. Se ha lavorato con Haneke non può che essere insensibile, ma va be', secondo me Haneke è uno che ci gode a far soffrire il pubblico :p

    Questo me lo procuro senza se e senza ma, avevo già letto qualcosa di positivo a riguardo, ma per un motivo o per l'altro non l'ho mai visto. Grazie, bombus :)

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    1. Sì, sicuramente gode nel far soffrire gli spettatori. Non ho dubbi :)
      Probabilmente ti piacerà, sicuramente non lo dimenticherai!

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