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domenica 8 settembre 2013

Tabu

Una spina nel cuore


Film portoghese del 2012 diretto da Miguel Gomes.

Pilar è una donna impegnata in cause civili ed è sempre preoccupata della sorte altrui per innato altruismo. In questo momento la solitudine di Aurora, sua anziana vicina di casa, la angustia. Vorrebbe fare qualcosa. Alla morte dell'anziana signora, Pilar viene a conoscenza di una tormentata storia d'amore che ha sconvolto la vita di Aurora e del suo passato in Africa. Tra coccodrilli e caccia grossa.

"Sotto la pioggia o il sole rovente, una creatura malinconica attraversa giungle e savane desolate. Niente sembra spaventare l'intrepido esploratore che avanza seguito dal suo contingente di uomini. La sua è una spedizione scientifica, ma è il cuore, il muscolo più insolente, a spronare la sua marcia. Povera triste creatura malinconica. Sta fuggendo dalla sua terra, vuole arrivare ai confini del mondo dove l'eco della sua tragedia sembri meno percepibile. Vuole fuggire dal luogo che vide morire la sua sposa adorata, vuole sconfiggere la morte inesorabile. Taciturno e malinconico, avanza per quelle lande inospitali. Ogni tanto, per qualche insondabile mistero, gli appare nitidamente colei che amava, con il vestito che indossava prima di morire e che ora avvolge i suoi resti mortali. L'apparizione, spietata, gli si rivolge sempre con queste parole: "Puoi andare lontano finché il fiato ti accompagni, ma non potrai sfuggire al tuo cuore. Mai". "Allora morirò, se questo è il mio destino", ripete ogni volta lui, rassegnato.
Cammina cammina arriva finalmente dove sa bene che incontrerà il suo destino: un fiume placido dalle acque torbide, dove un coccodrillo aspetta paziente. L'intrepido e malinconico esploratore si tuffa; i suoi uomini assistono all'orrore senza poter far nulla. Il destino  è il destino, si sa!
Da allora qualcuno racconta di aver visto un coccodrillo triste, malinconico accompagnato da una donna vestita all'antica. Una coppia inseparabile che neanche la morte può sciogliere."

Un film magnifico, diviso in due parti. La prima ambientata nella Lisbona dei nostri giorni e che racconta della vecchiaia e della solitudine disperata di Aurora, della sua eccentricità velata di mistero. La seconda parte è ambientata in Africa, ai tempi della giovinezza di Aurora. Il film qui cambia completamente registro, omaggia il cinema di Murnau, si innalza, si eleva,  tocca vette oniriche, poi plana rarefacendosi in un bianco e nero sfolgorante. Un capolavoro, in poche parole!

10/10
 Tabu
(2012) on IMDb


musica appropriata: Ramones, Baby I love you! (colonna sonora)

6 commenti:

  1. Mioddio, questo film... Ne parlavo l'altro giorno con visionesospesa e anche secondo me è un 10/10 sicuro, puntuale, anche se non saprei spiegarne il motivo: un capolavoro, sì. Altro non si può dire. Mancava, in questi giorni, una tua recensione: ritorno a bomba e in grande stile. Bellissima recensione.

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    1. Veramente io ho trascritto un po' letteralmente, un po' con parole mie lo strano film che guarda Pilar all'inizio della pellicola. Mi era sembrato geniale!
      In effetti, hai ragione. Anch'io ho trovato difficile spiegare perché questo film mi sia sembrato un capolavoro. La spiegazione più semplice: la bravura del regista nel raccontare una storia (importante, complicata, arzigogolate eppure a suo modo convenzionale), cambiando sempre registro, passando dall'onirico, al surreale, dal muto d'altri tempi, al "neorealista minimalista" (e si potrebbe continuare per ore), senza che tutto risulti artificioso, intellettualoide, falso.
      Ecco, questo potrebbe essere un motivo!

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    2. Orpo, non me n'ero accorto! Devo assolutamente rivederlo >.<

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  2. Io purtroppo l'ho apprezzato fin là. Ho voluto rivederlo con i sub ita proprio perchè la prima volta non mi aveva fatto tutto questo effetto, ma il giudizio iniziale permane: sarà la troppa malinconia che si porta dietro stò coccodrillo?... Scherzi a parte, come Yorick, ma in senso opposto, nemmeno io saprei spiegarti il motivo. Comunque, visto che su "Tabu" finora ho letto solo che pareri positivi, è evidente che stavolta sono dalla parte sbagliata e non ne abbia colto la vera essenza...
    La tua recensione però mi è piaciuta un sacco ;)

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    1. Strano, ero convinto, arciconvinto che questo film ti fosse piaciuto un botto, che lo considerassi un capolavoro inarrivabile. Che aspettassi l'uscita dei sub italiani per poterlo apprezzare ancor di più. Che lo considerassi, molto di più di Blancanieves, un film che "strizzasse l'occhio" al passato senza facili artifici, un film in cui venisse fuori "l'urgenza" di raccontare una storia.

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    2. Eh, sei un furbone e ho capito che vuoi cercare di farmi cambiare idea... Ma per quest'anno ormai, basta "tabù" :)

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